L’umanità di Cristo nel pensiero teologico di Atanasio di Alessandria

  1. Manuel Mira 2
  2. Giuseppe Gionta 1
  1. 1 Istituto Superiore di Scienze Religiose all'Apollinare, Roma
  2. 2 Pontifical University of the Holy Cross
    info

    Pontifical University of the Holy Cross

    Roma, Italia

    ROR https://ror.org/02g30pd64

Aldizkaria:
Annales theologici

ISSN: 0394-8226

Argitalpen urtea: 2019

Alea: 33

Zenbakia: 1

Orrialdeak: 55-90

Mota: Artikulua

Beste argitalpen batzuk: Annales theologici

Laburpena

L’articolo si chiede qual è la concezione dell’umanità di Gesù Cristo che traspare dalle opere di Atanasio di Alessandria più significative al riguardo e se da esse emerga una evoluzione nel tempo di tale pensiero. Si approfondisce, dunque, non la questione anti-ariana della divinità del Logos incarnato, ma come Atanasio, in rapporto con tale divinità, considerasse le proprietà umane di Cristo. Vengono presi in esame tre lavori di Atanasio, redatti in età diverse: il De Incarnatione, opera giovanile, il Tomus ad Antiochenos, testo della maturità e la Epistula ad Epictetum, scritta poco prima della morte. Dall’esame delle citazioni scelte in tali testi, emerge chiaramente come Atanasio non possa essere sospettato di cripto-apollinarismo: egli non risulta affatto aprioristicamente e rigidamente legato al modello Logos-sarx e la sua esplicita affermazione dell’anima umana in Cristo – avvenuta in età matura – non può essere considerata un mero espediente di politica ecclesiale. Risulta piuttosto la consapevolezza del Patriarca di dover articolare ed esplicitare chiaramente una concezione che, fino ad un certo momento, non aveva considerato necessario approfondire e dichiarare.